mercoledì 10 luglio 2013

^Sigh^Life! - Dylan Dog, (contro)copertina



Da settembre, per Dylan Dog iniziano a cambiare le cose.
Dalle notizie a disposizione, sappiamo che ci sarà un graduale sviluppo di un approccio nuovo al personaggio, che ha inizio con una parziale revisione delle storie già pensate e realizzate in questi mesi.
In una storia di quasi cento pagine, a pochi, pochissimi mesi dalla stampa, come quella si settembre di Carlo Ambrosini, non è certo possibile apportare sostanziali modifiche (ammesso che ne avesse bisogno).
Giusta quindi la scelta di puntare sulla copertina, che ha tempi di lavorazione molto più brevi e che risponde in modo per certi versi anche più impattanti sul piano della comunicazione.
Le brevi considerazioni di Roberto Recchioni sulla scelta di questa cover, a firma come sempre di Angelo Stano, dimostrano due fatti:
- Che è in atto, per Dylan Dog, una serie di ragionamenti più concreti e, al contempo, più maturi, volti a valorizzare il patrimonio editoriale, economico e... culturale che Dylan Dog rappresenta.
- Che la consapevolezza editoriale in merito alla lavorazione delle copertine in casa Bonelli è, nella maggior parte dei casi, bassa, se non bassissima. Ed è un enorme limite, se pensiamo al potenziale comunicativo (a molti livelli) che le copertine hanno.
Andare avanti.

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